La nostra Storia
L’incontro
Sera d’autunno, le foglie sono ormai ingiallite, l’inverno sta per arrivare con il suo vento gelido dal nord.
E’ il ’94, mentre due amici si trovano a giocare la schedina, sull’autoradio suona una canzone…..”Gli Aironi Neri“.
“Bello questo pezzo dei Nomadi” esclama Ennio, l’amico Edgardo risponde “Già, sarebbe bello saperlo suonare… come vent’anni fa! Ti ricordi quando andavamo in giro a suonare musica rock?“
“Avevamo vent’anni in meno, allora” ribatte Ennio… un attimo di silenzio…
“Vieni domani sera a casa mia che suoniamo un po’“.
“Va bene, dai, verso le nove arrivo” conclude Edgardo.
Nessuno ricorda se per gioco… forse una scommessa o forse per ricordare una gioventù che ormai era alle spalle… Ma i due amici vogliono tentare una nuova avventura sulla soglia dei quarant’anni.
Il primo concerto
Dopo qualche sera si trovano nella sala dell’oratorio di Celana, di qui Ennio è custode e tuttofare, quattro amici:
- Loris, batterista già affermato in vari gruppi di liscio della zona.
- Renzo, chitarrista con una forte passione per il blues e per il rock melodico.
- Edgardo, pianista appassionato di musica anni ’60 e ’70.
- Ennio, voce solista con esperienza in gruppi rock negli anni ’70.
I quattro amici ricercano nel vasto repertorio dei Nomadi le canzoni da eseguire e le cose prendono il verso giusto, ci si appassiona di tanti pezzi, magari sconosciuti, oltre alle classiche canzoni che il popolo nomade conosce.
Dopo un po’ di tempo si presenta una necessità: un bassista. Viene chiamato Luciano, il padre di Roberto (che in seguito farà parte anche lui del gruppo), un alunno del prof.re Edgardo docente di educazion artistica. Luciano già conosce e suona queste canzoni quindi in breve tempo si inserisce.
Ora il gruppo è formato da cinque elementi… rimane un problema… che nome dare al gruppo? Semplice… “Gli Aironi Neri” che in fondo è stata la canzone che ha messo in movimento tutto.
E allora via… prove, ricerca repertorio, e soprattutto un impianto audio che viene trovato grazie all’interessamento di Loris, un vecchio valvolare con un suono caldo… tipico anni ’70. Già! Perche ormai manca poco al debutto: all’oratorio di Suisio. In sala parecchi amici e parenti dei musicisti.
La tensione sul palco è palpabile, ma anche la voglia di fare bene… e infatti partono le note di “suoni” e parte l’ avventura degli “Aironi Neri”.
A fine serata i complimenti e gli incoraggiamenti inducono i cinque amici a continuare su questa strada.
Il gruppo si consolida
Dopo un po’ di tempo si presenta un’altra necessità: un chitarrista acustico che faccia anche da seconda voce. Si alternano vari amici degli Aironi , si fanno varie prove, ma nei concerti si suona sempre in cinque, perchè nessuno di loro se la sente di affrontare questo impegno.
Nel luglio ’96 gli Aironi Neri conoscono Mauro, un ragazzo 24enne, ad un loro concerto, e alla fine del tour estivo viene chiamato a provare. Il giovane porta uno stimolo maggiore, perchè gli Aironi si sentono tutti dei padri nei suoi confronti, e Mauro trova anche degli arricchimenti con le seconde voci, cori e pezzi con il flauto di pan, un particolare flauto simile a quelli peruviani. Finalmente uno che se la sente di provare l’avventura e gli Aironi Neri ora sono in sei… come i Nomadi nel ’63.
A marzo del ’97 a Torre de Roveri si suona in sei, cosicchè Renzo si può sbizzarrire con i solisti, senza doversi preoccupare di fare l’accompagnamento.
Ora la formazione è completa e si pianifica il tour estivo che si concluderà per la prima volta a Celana, la “Novallara” degli Aironi Neri, con un pubblico particolare, un gruppo di ragazzi disabili, di un centro speciale di Caprino Bergamasco, che dopo alcuni anni formeranno il “FANS CLUB AIRONI NERI“. Inutile dire che gli Aironi hanno particolarmente a cuore quei ragazzi. Già perchè se si può coniugare divertimento e solidarietà non può che uscirne una cosa bellissima.
Oltre ogni confine
Si arriva così all’estate ’98, che à una svolta nel gruppo. In quell’anno per la prima volta gli Aironi Neri varcano le soglie della Val Seriana dove conoscono gli amici di Gandino e Leffe, che entusiasti delle loro performance, li invitano ad un pranzo con Beppe, Cico e Massimo. Chi avrebbe mai pensato di sedersi al tavolo dei Nomadi? Probabilmente nessuno! Fatto sta che quell’anno la voce si spande rapidamente nella bergamasca e gli Aironi Neri cominciano a girare varie zone, fino ad allora mai solcate.
Nell’inverno successivo Loris, diventa padre di tre bellissimi gemelli, cosicchè il tempo per suonare si riduce notevolmente. Ma lui non molla e facendo salti mortali fra lavoro, famiglia, concerti e prove riesce a tenere fede alla sua passione per la musica.
L’estate ’99 segna varie serate nelle valli bergamasche e nella bassa. Nel frattempo si imparano nuovi pezzi e si affinano le canzoni già imparate, arricchendole con delle versioni inedite.
Nomadi Cover-Band D.O.C.
E arriva il 2000… l’anno zero! Gli Aironi sono una realtà conosciuta in tutta la provincia e limitrofi e ogni concerto è sempre un successo, amici nuovi si intrecciano a nuove serate, dove il tempo sembra non scalfire la voglia di suonare e cantare di questi amici.
Nell’inverno successivo Loris decide di lasciare gli Aironi Neri, suo malgrado, a causa dei forti impegni di lavoro e famiglia. A lui va tutto il nostro riconoscimento per il grande impegno e dedizione dimostrata in quegli anni.
Viene chiesto a Roberto, figlio di Luciano, di suonare la batteria. Va detto che Roberto è un bravo tastierista, ma ha un senso talmente forte per la musica, che in pochi mesi impara a suonare la batteria. Cosicchè il tour 2005 vede un volto nuovo. Il giovane Roberto porta una ventata di novità e le serate sono sempre più numerose e in due anni si comincia a uscire anche dalla provincia di Bergamo, andando nel lecchese, dove anche lì riscuotono successo e incontrano nuovi amici.
Nel frattempo anche il mondo multimediale si accorge di loro, e gli Aironi hanno un sito ufficiale, grazie al quale nell’estate 2003 vengono chiamati nel veneto a suonare ad una festa della birra.
Nel giugno di quell’anno, vengono chiamati ad aprire la festa dei 40 anni dei Nomadi, dove in quel di Riccione, suonano sul palco “Il Fiume” e “Asia” ricevendo i complimenti di tutto lo staff dei Nomadi. In quell’occasione ricevono la targa di “NOMADI COVER BAND D.O.C.”. Una bellissima soddisfazione per sei amici che suonano per passione queste canzoni che hanno un qualcosa di particolare… forse proprio per quello si appianano sempre in fretta inevitabili discussioni che fanno parte di ogni buona famiglia.
Quell’ anno il tour si conclude a ottobre inoltrato in una serata umida, come quella del ’94 quando Ennio ed Edgardo ascoltarono quella cassetta… un segno del destino.
Aironi e Solidarietà
Ed arriva il 10º anno, gli Aironi Neri preparano un manifesto particolare che li ritrae sulla scena live… e nell’agosto ’04 si prepara la grande festa nella “Novellara” degli Aironi Neri: Celana.
In quell’occasione viene loro regalato il primo striscione, fatto da quei ragazzi di Caprino Bergamasco conosciuti qualche anno prima. Un nodo alla gola li assale quando lo striscione viene srotolato… ma, con la professionalità che hanno, partono con una struggente “Suoni”. La platea è stracolma di amici, parenti e fans che li seguono sempre. Capiscono l’emozione che li assale, in modo particolare Ennio che canta nella sua Celana, con un filo di voce soffocata dall’emozione, ma non perdendo mai quel timbro di voce “augustiniana” di cui è dotato.
Arriva così l’inverno… e purtroppo Renzo, dopo dieci anni di fatiche, decide de lasciare la scena. Anche a lui va tutta la nostra riconoscenza, per la professionalità data in quegli anni, anche per il sito internet che ci aveva fatto conoscere forse in tutta Italia.
Il cammino continua…
Ma gli Aironi non si vogliono fermare e a dicembre viene chiamato un ragazzo di quindici anni a suonare la batteria. Già perchè Roberto in questi anni ha imparato a suonare la chitarra solista e si offre lui di prendere il posto vacante. Andrea, questo il nome del 15enne, è un fans dei Nomadi da sempre e quando gli si presentano gli Aironi Neri a casa sua, non sta più nella pelle. Suo padre gli rammenta di non trascurare la scuola, ma Andrea è uno studente modello. Dopo due prove suona nella nuova (e ringiovanita) formazione alla festa della solidarietà a Terno d’Isola. Una festa che li vede protagonisti già da vari anni, ed è anche il paese di Andrea, che è visibilmente emozionato, come Roberto nella veste di nuovo chitarrista. Ma la performance va a gonfie vele e gli Aironi Neri partono per una nuova era, rinvigoriti dall’energia dei due ragazzi.
Arriva così la primavera, e prima della partenza del nuovo tour, gli Aironi sono tutti invitati al matrimonio di Mauro, dova si svolge una bella festa e… un raduno fra Aironi “vecchi e nuovi”, infatti sono presenti anche Loris e Renzo. Durante la festa si fanno fotografie tutti insieme in giacca e cravatta… foto un po’ inusuale…
L’anno successivo (2006) si confermano le serate svolte l’anno precedente… con qualcuna in più… persino oltre la Valcavallina, sul lago d’Iseo… alle soglie della provincia di Brescia. Da ricordare quell’anno, in particolare, la serata di Rovetta dove nonostante la pioggia torrenziale il pubblico è rimasto a sentire il concerto. E il concerto di Brambilla dove gli Aironi sono amatissimi.
…2007… il tour parte dalla provincia di Lecco, e dopo pochi giorni grande festa per il matrimonio di Massimo e Michela, due fans “afecionados” che ci avevano regalato il logo del nuovo manifesto per il tour 2007. Le prime serate sono contraddistinte da un clima semi-autunnale, infatti alcune serate saltano per maltempo. Ma il susseguirsi della stagione è ottimo, (va ricordato il concerto di Palosco…pubblico incredibile e calorosissimo) ma anche tutti i concerti di quell’estate sono ricchi di pubblico, anche nei posti più impensati la gente apprezza le canzoni che vengono proposte. Si percorrono tanti chilometri, spesso fuori provincia e nelle valli di Bergamo, ma la stanchezza che si accumula, svanisce sul palco…anzi verso fine serata dispiace sempre andare via! Agosto è un tour de force, 11 concerti in 13 giorni! Il tour si conclude a Brembilla il nove settembre…che segna anche l’ultima serata di Edgardo con noi. Edgardo è stato uno dei fondatori degli Aironi Neri, anche a lui ( come Loris e Renzo) va tutta la nostra riconoscenza per il suo esemplare impegno sempre messo a disposizione di tutti noi. Autunno 2007, gli Aironi contattano un giovane di 28 anni per sostituire Edgardo,il quale, entusiasta accetta di far parte di loro. Si parte con le prove per la nuova stagione, Marco, il nuova tastierista, già conosce e suona le canzoni dei Nomadi, e si dimostra da subito all’altezza della situazione. Dopo poche prove si riesce già a mettere a punto un discreto repertorio, ma a novembre un altro fatto succede nella band: Roberto decide di smettere! Dopo molti anni passati a suonare le canzoni dei Nomadi, prima con la tastiera, poi con la batteria ed infine con la chitarra ( sempre in modo esemplare ), vuole cambiare genere e tentare una nuova avventura. Naturalmente la notizia sconvolge non poco la band! In due mesi, due pilastri se ne vanno!Del resto Roby è un virtuoso della musica e tentare di fermarlo sarebbe come bloccare il suo talento. Quindi Roby, in bocca al lupo con una promessa: resta sempre quello che sei. Anche tu come Edgardo, Loris e Renzo, fai parte della nostra storia, che non sarà quella dei Nomadi, ma è pur sempre un’avventura che fa parte della nostra vita. Il concerto del 16 dicembre, segna il debutto di Marco e l’ultimo concerto di Roby, la performance procede con entusiasmo per il nuovo tastierista ( che sembra già un veterano ), e una carica malinconica che però non va a ledere la professionalità che distingue gli Aironi… e alla fine un mega applauso tutto per Roby, che ci lascia, e Marco che esordisce con noi. Non c’è nemmeno il tempo per la consueta pausa natalizia, dopo pochi giorni si ricominciamo le prove, viene chiamato un giovane di 29 anni a suonare la chitarra solista. Cristian è un vecchio amico di Mauro, con un passato da musicista di professione con orchestre a livello nazionale. Accetta subito l’avventura con noi, e già dalle prime prove si riesce a predisporre le basi per quello che sarà il tour 2008…
Il nostro presente
….
Ringraziamenti
Ma vale la pena ricordare anche tutti gli amici e i famigliari che ci seguono sempre, coloro che ci danno una mano a preparare il palco e smontare il tutto fino a notte inoltrata. Le persone legate agli Aironi Neri sono veramente tante e senza peccare di presunzione, è difficile trovare nel mondo della musica dilettantistica tanta gente disposta a darti un pò del suo tempo, senza mai far pesare il fatto di aver fatto un sacco di chilometri, solo per aver fatto una canzone che magari ricorda un particolare momento della vita! Vorremmo citare tutte queste persone ad una ad una ma abbiamo il timore di fare un torto a qualcuno se ci dimenticassimo qualche nome. Quindi un grazie a tutti lo rivolgiamo sentitamente con tanto affetto…